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Affrontare la carenza di medici di famiglia e pediatri nei piccoli comuni e nelle zone montane, come il Mugello, attraverso soluzioni innovative. È questo l’obiettivo della mozione presentata in Consiglio regionale dalla consigliera del Partito Democratico Fiammetta Capirossi.
La proposta mira a due punti chiave:
- Richiamare i medici già in pensione, consentendo loro di rientrare temporaneamente in servizio.
- Superare i vincoli territoriali, permettendo ai medici di lavorare anche in Regioni o aree diverse rispetto a quelle di assegnazione formale.
La mozione impegna la Giunta regionale a sollecitare il Governo ad avviare una riflessione normativa, previa consultazione di tutti gli attori del sistema sanitario, per superare le attuali restrizioni che impediscono ai medici di esercitare fuori dal loro ambito territoriale.
Inoltre, si chiede di valutare una norma straordinaria che, nelle situazioni di maggiore criticità, consenta ai medici di proseguire l’attività anche oltre l’età pensionabile.
“Ci troviamo in una fase emergenziale”, spiega Fiammetta Capirossi. “In Toscana mancano 345 medici di famiglia rispetto al passato, come evidenziato dalla Fondazione Gimbe. Le aree più colpite sono quelle a bassa densità abitativa, dove i medici preferiscono non trasferirsi, lasciando scoperti interi territori.”
Secondo Capirossi, è necessario recuperare terreno sia richiamando professionisti ancora in grado di lavorare, sia eliminando le barriere territoriali che oggi limitano la flessibilità del servizio.
“Chi è disponibile a prestare servizio in un’altra zona deve poterlo fare senza ostacoli”, conclude la consigliera, sottolineando la necessità di risposte rapide e concrete per garantire il diritto alla salute in tutto il territorio toscano.