Una targa per i Martiri di Campo di Marte e le vittime dell’Eccidio di Padulivo
Nel giorno in cui l’Italia celebra la Festa della Liberazione, Vicchio rende omaggio a chi pagò con la vita il prezzo della libertà. Sulla facciata del palazzo comunale di piazza Giotto campeggia da oggi una nuova targa commemorativa dedicata ai cinque Martiri di Campo di Marte, fucilati il 22 marzo 1944, e alle vittime dell’Eccidio di Padulivo del 10-11 luglio 1944.
«Comune di Vicchio, Medaglia d’argento al merito civile.
Nell’ottantesimo della Liberazione dell’Italia il Popolo di Vicchio ricorda la fucilazione dei Martiri di Campo di Marte, l’Eccidio di Padulivo e tutte le vittime della ferocia nazifascista, per trasmettere la memoria del loro sacrificio e riaffermare i valori di pace, giustizia e libertà sanciti dalla nostra Costituzione», recita l’iscrizione realizzata con il contributo dei familiari, della sezione locale dell’ANPI e dell’amministrazione comunale.
La cerimonia di scoprimento si è svolta questa mattina di fronte alle autorità civili e militari, ai rappresentanti dell’ANPI e ai familiari delle vittime. Ad aprire il momento solenne sono state le parole di tre studenti dell’Istituto comprensivo – Sophie, Lia e Tomas Ilic – che hanno letto i loro pensieri dedicati ai cinque giovani martirizzati con un’esecuzione pubblica nel 1944.
A seguire, la deposizione di una corona d’alloro e di un fiore ha richiamato il silenzio della piazza, prima del minuto di raccoglimento in memoria di «tutte le vittime della barbarie nazifascista».
Il percorso della memoria
- Ore 9.00 – Giro commemorativo ai cippi e ai monumenti ai caduti nelle frazioni del territorio.
- Ore 10.30 – Scoprimento della targa in piazza Giotto.
- Ore 11.15 – Deposizione della corona e letture degli studenti.
- Ore 12.00 – Commemorazione conclusiva al Monumento ai Caduti in piazza della Vittoria, con gli interventi del presidente dell’ANPI di Vicchio e del sindaco Filippo Tagliaferri.
Con questo gesto – ha ricordato il primo cittadino – «Vicchio riafferma il dovere di custodire la memoria e di tramandarla alle nuove generazioni, perché i valori nati dalla Resistenza costituiscono le fondamenta del nostro vivere civile».
La targa, ora visibile a tutti i passanti, diventa così un monito permanente contro ogni forma di violenza e un invito a difendere, giorno dopo giorno, pace, giustizia e libertà.
