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La Camerata de’ Bardi a Forte dei Marmi per il Requiem K 626 di Mozart

di Leonardo Romagnoli

Domenica 20 aprile 2025, alle ore 21, nella Chiesa di Santa Maria Assunta e San Francesco a Forte dei Marmi (Via Trieste 1), la mugellana Orchestra Camerata de’ Bardi e la Corale Valdera si uniranno alle voci soliste di Roberta Ceccotti (soprano), Anastasia Boldyreva (alto), Vladimir Reutov (tenore), Simone Simoni (basso), sotto la direzione del Maestro Simone Valeri, per eseguire il Requiem in Re minore K 626 per soli, coro e orchestra di Wolfgang Amadeus Mozart.

Commissionato dal conte Franz von Walsegg zu Stuppach per commemorare l’anniversario della morte della moglie, il Requiem si è imposto come una delle composizioni più celebri e toccanti del repertorio mozartiano, per la sua forza espressiva e la profondità estatica.

Il testo latino della composizione fu affidato all’esecuzione, per volontà della moglie di Mozart Constanze, il 2 gennaio 1793; la seconda esecuzione, quella ufficiale voluta dal committente, avvenne il 14 febbraio 1794.

L’opera è strutturata in sezioni che ne scandiscono il drammatico percorso musicale e spirituale:

  • Introitus: l’invocazione all’eterno riposo (Requiem aeternam) seguita dal Kyrie eleison, preghiera rivolta a Cristo salvatore.
  • Sequentia: il cuore emotivo del Requiem, inizia con il Dies irae, potente affresco del giudizio universale, prosegue con il Tuba mirum, in cui la tromba risveglia i morti, e con il maestoso Rex tremendae, che presenta Cristo giudice. Seguono il Recordare, meditazione sul sacrificio del Calvario, e il Confutatis, dove si rappresenta la separazione tra dannati e beati. La sezione si chiude con il commovente Lacrimosa, riflessione dolente sul destino umano.
  • Offertorium: costituito dal Domine Jesu Christe, accorata invocazione di salvezza, e dall’Hostias, dove si invita alla preghiera e al perdono.
  • Sanctus e Benedictus: momenti di lode e glorificazione, culminanti nel canto dell’Osanna.
  • Agnus Dei: Cristo viene evocato come agnello sacrificale che dona pace e redenzione.
  • Communio: conclusione affidata al Lux aeterna, invocazione della luce eterna per i giusti e canto di esultanza per l’assunzione tra i santi.

Un’intensa pagina musicale rimasta incompiuta alla morte del compositore salisburghese, e completata dall’allievo Franz Xaver Süssmayr seguendo gli appunti lasciati dal maestro.

A 230 anni dalla sua prima esecuzione pubblica del 1794, il Requiem di Mozart sarà eseguito in occasione della festività cristiana che celebra la Passione, la Morte e la Resurrezione di Gesù Cristo.

L’ingresso è libero e gratuito, aperto a tutta la cittadinanza.


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