È calato il sipario sul Torneo Nepi-Etruria 2025, uno degli eventi più attesi e sentiti nel panorama della boxe dilettantistica italiana. Domenica 13 aprile, la Palestra Montagnola di Firenze ha ospitato l’ultimo round di una manifestazione che, per quasi due mesi, ha acceso i riflettori su uno sport capace di emozionare e unire come pochi altri.
Organizzato con grande impegno dalla Boxe Mugello – vero motore dell’evento – in collaborazione con Boxing Club Firenze, ASD Sempre Avanti Firenze e Pugilistica Isolotto Parte Rossa, il torneo ha messo insieme numeri da record: 426 atleti iscritti, 259 combattimenti disputati e ben 12 regioni rappresentate, tra cui Toscana, Trentino, Liguria, Lombardia, Lazio, Marche, Abruzzo, Emilia-Romagna, Umbria, Piemonte e Puglia.
Un successo sotto ogni punto di vista, che conferma il Torneo Nepi-Etruria come un punto fermo nel calendario nazionale della boxe. “Non è stato il torneo di qualcuno, ma il torneo di tutti”, è il commento che più risuona tra gli organizzatori. E in effetti, l’inclusività e lo spirito sportivo sono stati il cuore pulsante di questa edizione 2025.
Sul ring si sono alternati giovani promesse e volti già noti, dando vita a match vibranti, intensi e combattuti fino all’ultimo gong. Le finali, in particolare, hanno regalato emozioni a non finire: tra colpi precisi, strategie brillanti e tanto cuore, il pubblico è rimasto incollato alle sedie fino all’ultimo istante.
Un plauso speciale va alla Pugilistica Navile Bologna, che si è aggiudicata la Coppa Brasca 2025, portando alla vittoria ben quattro pugili: Andrea Boffelli, Costantin Rangu, Diego Florini e Pierluigi Stabile. Una dimostrazione di talento, preparazione e determinazione che non è passata inosservata.
Ma oltre ai numeri e ai titoli, ciò che resterà è lo spirito di comunità che questo torneo ha saputo costruire. Le tribune piene di famiglie, amici, tifosi di tutte le età e provenienze, unite dalla passione per la boxe, hanno creato un’atmosfera calda, coinvolgente, dove ogni incontro diventava una piccola storia di sfida e riscatto. “La boxe è molto più di uno sport: è un linguaggio universale fatto di coraggio, disciplina e sogni”, come ha detto uno degli allenatori presenti.
La Boxe Mugello non si ferma qui. Archiviato questo grande successo, è già al lavoro per le prossime edizioni, con la speranza – e l’obiettivo – di riportare la manifestazione a casa, evitando un nuovo “esilio sportivo” fuori dal Mugello. Perché quando c’è passione vera, il ring non è solo un quadrato di corde: è un punto di incontro per chi crede nello sport come scuola di vita.
